
Rocca Aldobrandesca
È proprio sulla pendice del borgo medievale di Sughereto, come si chiamava un tempo, che è stata eretta un’imponente fortezza, la Rocca Aldobrandesca.
Il centro che racchiude la storia e il passato di Suvereto, una pietra miliare storica che sta vivendo una nuova vita, pronta a svelarne i segreti.
Un luogo affascinante, che veglia sulla piana sottostante. Il centro che racchiude la storia e il passato di Suvereto, una pietra miliare storica che sta vivendo una nuova vita, pronta a svelarne i segreti.
Un castello “circondato di muraglie con due porte, ed una Rocca”, il Castello di Suvereto, come descritto nel 1788 da Agostino Cesaretti, affonda le sue radici in questa maestosa struttura, situata nella parte più alta del borgo.
Recenti indagini archeologiche, condotte dall'Università di Siena nel 1989, hanno rivelato tracce di un primissimo insediamento risalente addirittura al IX secolo, ponendo le basi per la successiva edificazione della Rocca.
La sua storia
Il primo nucleo murato, la Torre, fu eretto con ogni probabilità intorno al 1164 per volontà della potente famiglia degli Aldobrandeschi. Fu poi la Repubblica di Pisa, con le sue mutate esigenze difensive, a dare forma alla Rocca così come la conosciamo oggi.
Nel 1308, come testimoniato da un’epigrafe sulla porta d’accesso, i lavori di fortificazione vennero conclusi, creando un recinto trapezoidale addossato alla torre e ospitando la piccola guarnigione pisana.
Dopo secoli di interventi e rifacimenti, la Rocca perse la sua funzione difensiva a partire dal 1600, trasformandosi persino in abitazione civile nel XIX secolo.
L’abbandono
Abbandonata negli anni '50, è solo sul finire degli anni '80 che il Comune di Suvereto l'ha riacquisita, avviando un meticoloso processo di restauro per restituirle l'antico splendore.
La Rocca: un museo che racconta storie millenarie
Oggi, la Rocca Aldobrandesca è un vero e proprio museo.
Nelle sue sale, rivivono personaggi ed episodi del passato che ne hanno contrassegnato il destino: dal passaggio dell'imperatore Arrigo VII alla figura della principessa Elisa Bonaparte Baciocchi. Il museo narra anche le peculiarità di questa terra libera e aperta, vocata alla transumanza e alla produzione di vino d'eccellenza.
Dal 2020, la gestione del museo è affidata alla Società Parchi Val di Cornia, garantendone una visita ben organizzata.
Quando visitarla
La Rocca Aldobrandesca è visitabile su prenotazione e a pagamento.
Per tutte le informazioni su orari e prenotazioni, è possibile consultare il sito ufficiale: https://www.parchivaldicornia.it/info-e-servizi/orari-e-tariffe/